Un appassionante incontro quello vissuto questa mattina nella parrocchia Cattedrale riempita di studenti del Liceo Montalcini e IISS Ferraris di Molfetta e Liceo Spinelli di Giovinazzo accorsi per ascoltare le parole della Senatrice a vita e professoressa Elena Cattaneo sul tema dell’Avventura della Conoscenza”.
Da subito la professoressa ha sottolineato come durante tutto il corso della storia dell’uomo ci sono state, come ci sono oggi, persone che hanno scelto di porre delle domande a sé stesse, agli altri, al mondo che le circonda. Come hanno fatto quelle persone a pensare quella cosa? Come hanno potuto immaginare quelle storie, per poi andare al bancone del laboratorio per capire se erano vere o no? In ogni scoperta si nascondono racconti straordinari: passione, dubbi, coraggio, quello che serve per osare entrare in strade mai tracciate prima. Sapendo di poter fallire. Ma, anche in quel caso, si tornerà sempre a ricominciare. Perché la storia dell’uomo è una continua, inarrestabile esplorazione, nel tentativo costante di spostare sempre un po’ più in là la frontiera della conoscenza.
La ricerca scientifica, in tutti i campi, è una sfida continua, ha ribadito la professoressa, una sfida all’ignoto, nel momento in cui arriva l’intuizione che dà il via all’indagine, sfida alle difficoltà quotidiane dell’attività di ricerca, sfida, infine, alle nostre emozioni, convinzioni e pregiudizi nel momento in cui dal bancone del laboratorio arriva un risultato diverso da quello atteso. Parlare di “avventura” della conoscenza porta a parlare anche di “passione” per la conoscenza: bisogna essere davvero molto appassionati alla propria idea per accettare di passare tanto tempo dietro al bancone del laboratorio, di sopportare una continua tensione fisica oltre che mentale, di trascorrere lunghi periodi a studiare, tentando di verificare ogni ipotesi e percorrendo ogni strada per dimostrarne la fondatezza.
Nell’avventura della conoscenza, sostiene Elena Cattaneo, il metodo scientifico è “la nostra bussola”. È lo strumento migliore, ad oggi, che l’uomo abbia inventato per imparare a conciliare al meglio la sua parte istintiva e la sua parte razionale, la scoperta e il consolidamento, la potenza creatrice che dà inizio a ogni cosa nuova e il rigore nel definirla. Finché quello che ieri sembrava impossibile diventa parte del nostro quotidiano. E allora è tempo di ripartire per una nuova avventura. Ed è l’augurio che vogliamo rivolgere a tutti gli studenti, i quali si spera possano trovare anch’essi il modo per riconoscere e sperimentare la loro passione.